E' stato attivato un percorso sperimentale didattico- laboratoriale con materiale di riuso (pallet, vecchi cuscini e/o materassi, cassette della frutta, vecchi pneumatici, ecc..) allo scopo non solo di divulgare e promuovere una cultura ambientale che guardi al problema dei rifiuti come ad una risorsa (tutte le attività proposte hanno l’obiettivo di introdurre alla conoscenza del diverso e possibile utilizzo dei vari materiali attraverso la pratica del riuso) ma permette anche la sollecitazione della creatività attraverso l’utilizzo delle tecniche espressive, grazie alle quali i ragazzi possono esprimere loro stessi e la loro creatività e consentono inoltre di affrontare la dimensione emotiva, cogliendo, grazie alla condivisione di un lavoro comune (in questo caso l’arredo di alcuni spazi interni del c.a.g.), gli aspetti fondamentali delle dinamiche relazionali del gruppo. Obiettivi principali di questo laboratorio, dunque, vogliono essere lo stimolare aggregazione, il senso di appartenenza (attaccamento al luogo, senso di comunità,….) e lo spirito di gruppo attraverso l’atto del prendere parte a qualcosa, l’essere attori di qualcosa.
Gli operatori interessati al progetto, hanno voluto rispondere ad una sfida, la promozione della partecipazione tra gli adolescenti, gli utenti “liberi” del c.a.g. che si presentano in maniera spontanea al centro senza un preciso coinvolgimento in nessuna delle attività strutturate.
L’appartenenza fa nascere un positivo coinvolgimento rispetto a situazioni e contesti sorti da una reciprocità di interessi, innescando anche meccanismi di emulazione nei confronti di figure che esprimono particolare preparazione professionale e/o approfondite competenze. Per tale motivo, visto i positivi risultati derivanti da questo primo mese di lavoro, si vuole coinvolgere dei professionisti dell’architettura e degli artigiani del territorio allo scopo di allargare il progetto a qualcosa di più grande passando dalla partecipazione all’arredo degli spazi interni al potenziamento degli spazi esterni del c.a.g. sperando di dare avvio ad un processo di percezione del bene comune che un giorno potrebbe essere innescato al proprio quartiere..alla propria città. Sono state individuate delle figure del settore interessate al progetto con le quali si svolgerà presto un primo incontro di condivisione.